1976-77. Amichevole con l’Orvietana conclusasi 9 a 2 per il Torino: era il 28 aprile del 1977.

Questo il dato finale, ma la ricerca è stata lunga e fruttuosa.

Abbiamo pubblicato la foto sulla pagina FB alla domanda: chi è quel portiere? E da lì è nato un lungo dibattito.

Il vice-giaguaro Cazzaniga? No: Cazzaniga è più stempiato e moro di capelli e baffo.

Il terzo portiere Iliano Riccarand? Mai portato i baffi, inoltre il Riccarand all’epoca non era ancora ventenne e giocava nella Primavera. Il portiere nella foto sembra avere ben più di 20 anni, sinceramente.

Si va di fisionomia: si tira in ballo Bartolini, già portierone della Reggiana: in effetti ci assomiglia, se non fosse che quella stagione giocasse in C con la Triestina. C’è chi pensa a Pelosin: peccato che proprio in quella stagione fosse stato ceduto al Vigevano (prima di arrivare in serie B più tardi con la Nocerina).

Allora chi è questo portiere, ma soprattutto la foto a quale partita fa riferimento?

Ci scrive Luigi Maria Manieri che non ha dubbi: Orvietana – Torino del 28 aprile 1977. Da cosa gli proviene questa sicurezza? Ma semplicemente dal fatto che suo padre all’epoca fu uno tra gli organizzatori della partitella infrasettimanale del Torino. E che caspita ci facevano i granata ad Orvieto un giovedì pomeriggio di fine aprile? Stavano facendo rotta verso Roma, visto che la domenica successiva avrebbero incontrato la Lazio.

Davide Esklund ci fornisce tutti i dati comunicandoci il link con il tabellino dell’incontro, da cui si evince che il portiere in questione sia tal Sandro Ciotti (sì, omonimo del giornalista e radiocronista): costui venne prestato per il primo tempo dal Toro che, a sua volta, per il primo tempo ha contraccambiato con il mitico Castellini tra i pali della compagine umbra. Aveva intuito bene il lettore Alfonso Di Nardo.

In piedi da sinistra: Claudio Sala, Zaccarelli, Danova, Caporale, Mozzini e Ciotti; accosciati da sinistra: Gorin, Patrizio Sala, Garritano, Pulici e Butti

Altri ricordi confermano quanto raccolto: Luca Baglioni fece incetta di autografi, Dino Fratini scrive: “Ricordo un gol strepitoso in mezza rovesciata di Pellegrino per l’Orvietana. E Claudio Sala che scartò almeno tre volte Castellini fino a metterlo definitivamente a sedere e segnare. Per me era l’apoteosi vedere il Toro, per di più con lo scudetto al petto.”

Per concludere, la prova del nove: i due articoli da “La Stampa” del 28 e del 29 aprile che confermano quanto è emerso dalla nostra appassionante ricerca.

Riccardo Storti

Da “La Stampa” del 28 aprile 1977

Da “La Stampa” del 29 aprile 1977